Archivio Febbraio 2013

Firenze Lotta presenta -MA NON MI PENTO- cd Benefit

flyer_serata2-11 Marzo Ad Agraria serata benefit per gli indagati del 4 Maggio e 13 Giugno 2011

Apericena ore 20.00
Inizio concerti ore 22.30
 

**LIVE SHOW**                                             **DJ SET**
Alfatec                                                         Numa Crew
Spettro                                                              Ago
Esercito Ribelle
Armageddon
Infausto

All’alba del 4 maggio 2011, 22 studenti dell’Università di Firenze vengono bruscamente svegliati dall’irruzione della polizia nelle loro case. Una volta perquisite le loro stanze, vengono portati alla scientifica e identificati. Vengono prese loro le impronte digitali e ad alcuni prelevato un campione di DNA.
A 17 di loro viene imposto “l’obbligo di firma” (per 3 volte alla settimana dovranno presentarsi in questura a firmare) ; i restanti 5 vengono immediatamente messi agli arresti domiciliari per associazione a delinquere, sebbene, di fatto, i reati contestati a tutti e 22, appartengano alle più comuni pratiche di protesta che abbiamo avuto sotto gli occhi in ogni manifestazione studentesca.
Poco più di un mese dopo, il 13 giugno, il copione si ripete: nuove misure cautelari vanno a colpire studenti e attivisti che hanno partecipato alle iniziative di solidarietà nei confronti di arrestati e denunciati del 4 maggio. Alla fine si conteranno circa 100 persone coinvolte nell’indagine.
L’intera azione di polizia risponde a un disegno ampio e preciso: ricondurre la totalità dei comportamenti collettivi sui binari del “consentito”.
Consentito da chi?
Consentito dagli stessi che ogni giorno restringono, attraverso la parola d’ordine della legalità, i margini della libertà personale e collettiva, soffocando sempre di più ogni tentativo di cambiare realmente le cose.
Uscire dai binari non è un atto di capriccio o un gesto di ingiustificato teppismo, ma è la necessaria risposta a chi, attraverso lo smantellamento dell’istruzione pubblica, l’insicurezza sul lavoro, il precariato e, più in generale, l’imposizione costante di decisioni prese dall’alto, commette quotidianamente, contro tutti noi, una violenza infinitamente maggiore a quella che ci viene imputata.
“tutti a dire della rabbia del fiume in piena,
e nessuno della violenza degli argini che lo costringono”
B. Brecht

Il 14 giugno 2012 ha avuto inizio il processo. L’intero ricavato dalla vendita di questo disco andrà a coprire le spese processuali degli indagati.

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A proposito di Ataf privatizzata

427179_10200203530842723_1180780686_nATAF    PRIVATA E’ UN’ INCULATA!

Dopo un anno  dalla privatizzazione dell’ATAF, fortemente voluta dal sindaco Renzi e dal presidente dell’azienda Bonaccorsi, si palesa sempre più concretamente il fatto che questa decisione porta solo una conseguenza: l’asservimento della qualità del servizio al tornaconto del privato.

La (s)vendita di ATAF a Trenitalia, infatti, si inserisce a pieno nel processo che vede nelle classi popolari il soggetto su cui riversare i costi di questa crisi, mentre la classe dirigente continua a garantirsi margini di profitto sempre maggiori. Ciò è facilmente dimostrabile da conseguenze pratiche e materiali: a pagare il caro prezzo delle scelte derivanti dalla privatizzazione, ispirate da logica puramente imprenditoriale, sono i lavoratori, quegli utenti che proprio in questo momento di crisi economica non possono permettersi di sostituire il servizio (sempre più inefficiente) col costoso mezzo privato.

CONSEGUENZE DELLA PRIVATIZZAZIONE PER GLI UTENTI

– aumento del costo del titolo di viaggio.

– tagli alle spese di manutenzione.

– riduzione del 50% del servizio di pulizia.

– taglio alle linee periferiche in quanto meno remunerative.

– soppressione progressiva delle linee notturne e introduzione del bus a chiamata “Nottetempo” al costo di 4 €.

– soppressione delle agevolazioni sugli abbonamenti annuali per studenti borsisti mentre resta l’abbonamento annuale a 60 euro per i dipendenti unifi (presidi e baroni inclusi; lavoratori mensa, pulizie e portineria esclusi).

CONSEGUENZE DELLA PRIVATIZZAZIONE PER I LAVORATORI ATAF

– al momento dell’acquisizione dell’azienda Trenitalia ha subito annunciato 194 esuberi su un totale di 1181 lavoratori.

– messa in mobilità di 43 su 65 lavoratori delle ditte in appalto che si occupano del servizio mensa e pulizie.

– peggiori condizioni lavorative con turni ancora più massacranti per gli autisti.

– attuazione per 69 lavoratori dell’ “esodo volontario”, un ricatto proposto ai giovani precari dell’azienda col quale Trenitalia ha contrapposto l’offerta di un lavoro in alcune sue aziende fuori Firenze (a Padova, Rovigo, Milano o in Germania) al licenziamento.

– il mancato rinnovo di contratto a 8 ragazzi assunti a tempo determinato come apprendisti: si tratta di licenziamenti veri e propri senza diritto agli ammortizzatori nei confronti di dipendenti che hanno lavorato per 3 anni part-time e sottopagati.

– Trenitalia ha annunciato che, entro la fine dell’anno tutti gli autisti ATAF verranno trasferiti alle aziende socie (Cap e Busitalia-Sita Nord del gruppo Ferrovie dello Stato) in un progetto di smantellamento dell’azienda che porterà alla liquidazione dei dipendenti indiretti.

Oltre a ciò Trenitalia, il cui amministratore delegato è proprio quel Moretti indagato per la strage di Viareggio, non solo è il gruppo possessore di ATAF e delle linee ferroviarie, ma possiede anche Sita, Cap, Busitalia e Autoguidovie.

Ha quindi, con eccezione della Tramvia, il monopolio del servizio di trasporto fiorentino il quale viene gestito tramite un progetto ben preciso, atto a investire sui servizi di lusso e a disinvestire sui servizi meno retributivi ma più utili per l’utenza.

Come se non bastasse l’azienda affianca i tagli al terrore, per frenare la rabbia dei soggetti tagliati fuori dai prezzi sempre più escludenti del servizio, utilizzando la vigilanza dei controllori: essi non solo hanno la possibilità di chiedere il permesso di soggiorno, ma sono anche affiancati da poliziotti e unità cinofile.

Pensiamo, come studenti, che sia fondamentale mobilitarci in solidarietà coi lavoratori Ataf e delle ditte in appalto, ma pensiamo anche che sia fondamentale diventare tutti quanti protagonisti di una lotta per il diritto alla mobilità (parte integrante anche del diritto allo studio), che pretenda un trasporto pubblico, di qualità e gratuito per tutti.

Per questo ci rifiutiamo di pagare questi prezzi antipopolari e ci impegniamo, come studenti e futuri salariati, a ribadire che non saremo noi a pagare coi nostri sacrifici i costi di questa crisi che non ci appartiene.

 

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI IN LOTTA!

BIGLIETTO 1,50? NOI NON LO PAGHIAMO!

Adesioni:
Collettivo politico scienze politiche

Collettivo scientifico autorganizzato

Rete dei Collettivi fiorentini

Collettivo di Agraria

Collettivo Studentesco Rivoluzionario

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Mercoledì 20 Febbraio iniziativa NO MUOS

volantino muosIl MUOS (Mobile User Objective System) è un dispositivo di offesa e difesa militare mondiale destinato a controllare e direzionare spostamenti aerei, terrestri e navali tramite una rete di satelliti e parabole ad altissime frequenze quindi altamente pericolose all’ambiente e alla saluta di tutti gli esseri viventi. La sua realizzazione, commissionata dal governo USA e U.S Navy, è prevista all’interno di una riserva naturale unica in Europa, la Sughereta (Niscemi, Caltanisetta), che dista meno di 3 km dal centro abitato e nella quale è presente già dal 1991 un impianto di 41 antenne, tra le quali quelle a bassissima frequenza in grado di controllare sommergibili a immersione).

 

ore 19:30 : Apericena Benefit per il comitato NO MUOS

ore 21 : Iniziativa- dibattito con Eduardo, attivista

– Testimonianza diretta e mostra fotografica del presidio che da 3 mesi è in lotta nel tentativo di bloccare i lavori di costruzione del MUOS.

– Presentazione del libro di Antonio Mazzeo “Un eco MUOStro a Niscemi”

– Interverrà in videoconferenza il prof Massimo Coraddu del Politecnico di Torino a proposito dei pericoli per la salute dell’inquinamento elettromagnetico di tale struttura

http://nomuos.info/

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16 FEBBRAIO CORTEO regionale CONTRO I TAGLI ALLA SANITA’

corteo161SABATO 16 FEBBRAIO>>

GIORNATA DI MOBILITAZIONE REGIONALE

A DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA 

ORE 15 @piazza S.MARCO

LA SANITA’ NON E’ PROFITTO!

APPELLO A TUTTI GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE, MOBILITIAMOCI!

Ai tempi di Monti bisogna essere credibili. Sarà per questo che la “razionalizzazione della spesa pubblica” l’hanno chiamata spending rewiew, puntando sul sapore anglosassone del fonema “spendinreviù” per farci sentire più moderni, più responsabili, anche quando si tratta di ridurre servizi pubblici essenziali.

Come spesso accade però, questo acquisto di credibilità si rivela essere a senso unico, perchè rivolto solo agli investitori finanziari; per altri settori sociali, dire che è una tragedia è dire poco.

Nel comparto sanitario, la suddetta riforma di spesa, insieme al Patto di Stabilità ed al decreto Balduzzi, comporteranno nell’immediato una riduzione di 27.000 posti letto, da aggiungere ai più alti ticket sui farmaci e sulle prestazioni ospedaliere ed all’aumento dell’addizionale Irpef in tutte le regioni. I nuovi provvedimenti, lungi dal rendere più efficiente il servizio, porteranno il numero di posti letto da 4 ogni mille abitanti a 3,7.

Nella “rossa” Toscana lo zelo del Professore ha trovato preziosi adepti nella Giunta Regionale. Nascondendosi infatti dietro il magro paravento della “spendinreviù”, l’assessorato alla sanità ha portato il rapporto dei posti letto ogni mille abitanti dai 3,7 previsto dal governo ai 3,16. La riorganizzazione del servizio prevede la scomparsa di 2000 posti letto, una ulteriore riduzione dei distretti territoriali, il taglio del 20% delle prestazioni diagnostiche, regalate così al privato “sociale”, l’accorpamento di tutta una serie di servizi e prestazioni e la diminuzione di 2 giorni della degenza media.

Si tenta inssomma di propinare nuovi e più gravosi sacrifici, sempre alle classi subalterne, scaricando cosi i costi di una crisi su di esse sferrando un grave colpo all’assistenza sanitaria compresa quella essenziale.

Magia di un governo, che riduce il numero dei malati ed il decorso delle malattie a colpi di manovre di bilancio!

A pagare le conseguenze dei massicci tagli sono da una parte gli utenti, in particolare i soggetti deboli (il governo elimina del tutto il fondo per la non autosufficienza che finanzia tutti i servizi ad anziani e disabili) dall’altra i lavoratori.

Infatti le riorganizzazioni del servizio, ripercuotendosi inevitabilmente sui livelli occupazionali e sui ritmi lavorativi, stanno dando vita ad una serie di vertenze “aziendali”, spesso molto partecipate, alcune delle quali investono nuovi terreni della lotta.

I lavoratori più colpiti dalle riorganizzazioni sono gli infermieri che si vedono trasformata la turnazione dal turno in V a quello in IX, provvedimento preso unilateralmente da parte della direzione con il tacito accordo di CGIL e CISL.

Anche gli strudenti tirocinanti, usati da sempre come forza lavoro gratuita per abbassare i costi di produzione di tante aziende ed enti privati e pubblici, sono parte integrante dei lavoratori che vedranno il loro futuro negli ospedali (come in molti altri settori) costituirsi di contratti indecenti, disoccupazione e cassintegrazione.

Per tutti questi motivi come studenti e futuri lavoratori abbiamo il dovere di estendere la solidarietà con i lavoratori della sanità in lotta e come utenti del servizio sanitario di esprimerla partecipando alla giornata di mobilitazione REGIONALE contro i tagli alla sanità pubblica del 16 febbraio.

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI IN LOTTA DI CAREGGI!

LA SANITA’ GRATUITA E’ UN DIRITTO ESSENZIALE!

I DIRITTI NON SI “MERITANO” SI CONQUISTANO!

COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE

COLLETTIVO SCIENTIFICO AUTORGANIZZATO

RETE DEI COLLETTIVI FIORENTINI

COLLETTIVO D’AGRARIA

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